Il professore Franco Locatelli al ‘Corriere della Sera’: “Dati che fanno respirare. L’impennata non c’è stata”.
ROMA – “I dati della Protezione Civile sono positivi“. A dirlo è il professore Franco Locatelli in un’intervista al Corriere della Sera. Il presidente del Consiglio Superiore di Sanità è ritornato sugli ultimi numeri in Italia confermando la soddisfazione espressa dal premier Conte.
“Si è ulteriormente ridotta la pressione sulle terapie intensive – ha precisato il membro del Cts – le misure hanno impedito all’epidemia di dilagare al Centro, al Sud e nelle Isole. Cominciamo ad avere dati di un certo interesse che danno respiro. La temuta impennata non c’è stata e con le riaperture graduali i livelli si sono tenuti bassi“.
Ippolito più cauto: “Attenzione alla seconda ondata”
Il pensiero di Locatelli è condiviso in parte da Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dello Spallanzani, che in un’intervista a Repubblica ha ribadito che ora bisogna “fare attenzione alla seconda ondata. Tante riaperture tutte insieme portano con sé il rischio di una ripartenza dell’epidemia“.
Il membro del Cts ha precisato come si deve avere “ben chiaro che è fondamentale il monitoraggio della situazione. I dati devono essere tempestivi, affidabili e disponibili per tutti con il massimo livello di dettaglio. Saranno queste le basi di un nuovo patto nel Paese per il controllo della malattia“.
Le prossime settimane decisive
Le prossime due settimane saranno decisive. In caso di numeri costanti il Governo è pronto a riaprire anche le frontiere e gli spostamenti tra regioni per consentire a tutti di muoversi in libertà anche se nel rispetto delle norme anti-coronavirus.
Il monitoraggio sarà fondamentale con il premier Conte pronto a chiudere in caso di una risalita della curva dei contagi in zone specifiche con zone rosse limitate.
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fonte foto copertina https://twitter.com/bambinogesu